Attività professionale (legge n° 4/2013) – su appuntamento
Siamo esseri spirituali che fanno un’esperienza terrena, così abbiamo l’abilità di usare il potere del cosmo per la guarigione.
Sono soprattutto quattro i livelli su cui agisce il massaggio tradizionale Maori.
- Hauora tinana/ benessere fisico
- Hauora wairua/ benessere spirituale
- Hauora hinengaro/ benessere mentale
- Hauora whānau/ benessere famigliare
Corpo, mente, spirito, relazioni famigliari, compongono il nostro essere nella sua totalità.
Definire queste tecniche come massaggio è estremamente riduttivo.
Mirimiri è parte del lavoro “sottile”. Lavora sul flusso vitale della persona e di quello che gli sta intorno chiamato “mauri”. A volte i nostri flussi vitali sono bloccati da traumi e stress, questo accade non solo nel corpo fisico ma anche a livello spirituale. Mirimiri è cercare il “kore” il nocciolo emotivo legato al disagio, ascoltando il corpo e leggendone le linee e gli avvallamenti. Il corpo dà indicazioni sulle cose non dette o dimenticate. Mirimiri coinvolge i miei antenati che mi aiutano nel trattamento ed i vostri antenati che aiutano la guarigione. Nella mitologia Maori si narra che tane (Dio degli alberi), in accordo con i suoi fratelli, separò Papatuanuku (madre terra) da Ranginui (padre cielo). Hinemoana (fanciulla del mare) discendente di Papatuanuku la consolò massaggiandola con la risacca marina, la prima forma ancestrale di Mirimiri. Questa parte spirituale intuitiva può in una prima fase, muovere le emozioni, in una seconda fase, attiva il processo di cambiamento nella persona e contemporaneamente nell’universo che si muove e cambia insieme ad essa.
Romiromi è manipolazione profonda che coinvolge tessuti, muscoli e ossa. Movimenti di stretching e pressione di punti energetici. In questa pratica si usano mani, gomiti a volte tutto il corpo. Si possono usare diversi strumenti oltre alle mani, quali pietre, cristalli, fronde d’albero, bastoni, tamburi e il canto. La parte Honohono è una canalizzazione energetica di Terra e Cielo attraverso le mani, serve a equilibrare l’energia e allevia i dolori acuti.
Il rituale del massaggio è unico e personale. I quattro livelli del suo movimento sono articolati in due parti principali di osservazione e azione, diverse per ciascuno. Niente di tutto questo trattamento sarebbe possibile senza una Karakia (preghiera/incanto) iniziale, la karakia apre uno spazio protetto per lo spirito ed il corpo nell’abbraccio con i nostri antenati. L’acqua che ci segue dall’ inizio del trattamento, chiude e ci libera. Il corpo e lo spirito sono parti di noi che compongono un essere nella sua totalità, pensare di lavorare sul corpo, facendo quello che comunemente viene chiamato massaggio sarebbe scorretto. Ecco perché parliamo di Maori Healing.
Nauria SamManawa
Nata a Hamilton, in Nuova Zelanda, appartiene alla tribù Waikato Tainui e Aotea – Taranaki. Vive e lavora in Italia.
Manawa in lingua Maori significa cuore, luogo degli affetti. La parola è composta da “Mana” che si riferisce al potere spirituale di ciascuno di noi e “Wa” che significa spazio e tempo definiti. Riceve il suo Moko Kauae tradizionale (Tatuaggio), quando decide di intraprendere definitivamente la via della donna medicina, con il consenso degli anziani della tribù. Questo è l’impegno preso nell’ essere a disposizione e strumento del cosmo e di Madre Terra.
Mantenendo il contatto con il suo Whakapapa (genealogia) ha approfondito la sua cultura studiando con Erena Rangimarie Rere Omaki, sua cugina e donna di medicina Maori, attraverso viaggi e seminari da più di 20 anni. Si è specializzata sul lavoro del corpo attraverso il “massaggio”. Con Atarangi Muru in Nuova Zelanda ha approfondito la conoscenza dei due principali metodi del Maori Healing, Miri-Miri e Romi-Romi. Pratica varie tipologie di massaggi e cerimonie per la persona. Porta con sé gli elementi legati alla terra di appartenenza: acqua e fuoco, uniti a pace e resistenza.